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viernes, 18 de julio de 2014

Reflexiones y estados gripales

Una delle cose peggiori che ti possa capitare quando sei single, è ammalarsi. Sí, perchè quando questo succede, anche se pensi di chiedere aiuto ai tuoi amici, visto che la famiglia  vive a 1800 kms di distanza, alla fine ti blocchi: da un lato perché vuoi rimanere in pace e da solo, e dall'altro perché sempre ti rispondono che non stai in fin di vita e che puoi cavartela anche da solo "pero si necesitas algo llama eh?!?!?": e perché cazzo ti sto chiamando allora???? perché tu mi faccia la ramanzina? non si pensa mai che forse ho voglia di un po' di coccole e di compagnia??? E cosí con i tuoi dolori fisici, data l'infezione galoppante, i sudori freddi perché hai la febbre che oscilla dai 38 ai 39 gradi, la tosse, un mal di testa che pensi di avere una emicrania quando non l'hai mai avuta, e chi più ne ha più ne metta, sei costretto a vestirti e a scendere in strada per andare a prendere il vettovagliamento necessario, e a fare tutte le cose indispensabili che normalmente fai quando stai bene, semplicemente perché non hai altra alternativa..... la casa no sta ad aspettarti, e agli altri non gliene potrebbe fregare di meno, perché a loro son cose che non incombono. 
Fatti i giri minimi ma inderogabili, eccoti disteso a letto, dopo esserti preparato qualcosa da mangiare, e  la cui  sola vista ti fa compiangere te stesso, cercando di chiudere gli occhi, ascoltando i rumori ormai fastidiosi della strada accanto, soffrendo pure l'afa, e sentendoti ancor più misero, perché realizzi che stai da solo, rinchiuso in una stanza, in una cella di quell'alveare che è la città. Per cui ti armi di pazienza, cerchi di riposarti, rilassarti e dirigere  tuoi pensieri verso qualcos'altro, verso il giorno in cui ti alzi e già noti che stai migliorando, e ti proietti in un futuro con diversi progetti come se fossi rinato e ti avessero dato una seconda chance. 
Ma si, tanto va bene lo stesso. Al momento non muoio, sono lamentele di un giovane uomo, che come tutti gli uomini che si ammalano, pensano che debbano scalare una montagna insormontabile, giacché quasi mai hanno affrontato un dolore fisico: beh e che c'è?? per questo ci si deve schernire, che alla fine tanto machos che vogliamo apparire, siamo fatti di pasta frolla???
Il tutto per me si riassume in due parole: compassione e rispetto per la persona che si è. E questo è valido tanto da dentro verso fuori, come da fuori verso dentro. MEDITATE GENTE MEDITATE.

2 comentarios:

PENSADORA dijo...

Vale. Y ahora me lo traduzca por favor.

Lolíndir Palantír dijo...

pensadora , amor!!!!! pienso que se pueda entender aun sin traducción. Quizás se necesite un diccionario al lado pero seguro que lo puede conseguir : solo es cuestión de sacar tiempo para interesarse.... pero no exijo tanto. con que te quedes con la idea que seguro la entiendes ya me conformo.